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Bolletta del gas da 21mila euro: l’epopea di un cittadino di Firenze

Ricevere bollette salate è, già di per sé, una brutta esperienza. Ricevere bollette esagerate senza che ce ne sia motivo, è di gran lunga peggiore.

Lo sa bene un impiegato toscano di 60 anni che, nei mesi passati, si è visto recapitare a casa una bolletta del gas a dir poco inusuale. Una volta aperta la busta e visualizzato il bollettino, ha avuto un sussulto e ha stropicciato gli occhi, per esser sicuro di aver letto bene. Il conto totale da pagare era di 21 mila euro e spicci. Ovviamente si è trattato di un errore, dal momento che l’impiegato fiorentino non sarebbe mai riuscito a consumare così tanto. Una bolletta abonorme anche in confronto al consumo annuo usuale, che non supera i 3.000 euro.

Insomma, un mero errore di stampa di facile e immediata risoluzione. La storia raccontata da “La Nazione”, però, non ha esattamente il lieto fine. Ma procediamo con ordine. Dopo essersi ripreso dallo choc e dallo spavento, l’intestatario dell’utenza contatta il centro assistenza nella speranza di veder risolto il suo problema. All’altro capo della bolletta, gli addetti all’assistenza rassicurano l’impiegato, affermando che tutto verrà risolto nel giro di qualche giorno.

In effetti, nel giro di una manciata di giorni, il sessantenne fiorentino riceve una nuova bolletta dal fornitore del gas, ma la situazione era cambiata di poco. Invece di ricevere una bolletta “normale”, la nuova fattura riportava uno sconto di qualche centinaio di euro, e un totale da pagare di 20.800 euro circa. Insomma, oltre al danno anche la beffa. Arriva così una nuova chiamata al centro clienti del fornitore del servizio. E nuove rassicurazioni dall’addetto all’assistenza telefonica.

Questa volta, però, dal fornitore del gas arrivano notizie addirittura peggiori delle bollette. Al rientro dalle vacanze, l’impiegato fiorentino riceve una lettera dallo studio legale che assiste l’azienda del gas, con diffida a pagare immediatamente i 21 mila euro della prima bolletta. A questo punto anche l’utente è costretto a ricorrere a un legale, appoggiandosi alla sezione Toscana di Federconsumatori. Nel frattempo, a casa arriva una nuova fattura del gas, relativa al periodo di fatturazione successivo a quella da 21 mila euro. Questa volta il conto è di appena 80 euro e i pagamenti precedenti risultano in regola.

Al momento, però, non è dato sapere se sia stato tutto risolto o se si tratti di mancata comunicazione tra il reparto recupero crediti e quello fatturazione della società che eroga il servizio.