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Bonus Zone economiche speciali: richieste a partire dal 25 settembre

La legge di Bilancio 2016 e il Decreto Mezzogiorno 2017 hanno istituito le cosiddette Zone economiche speciali con l’obiettivo di favorire la nascita di nuove imprese (o lo sviluppo di quelle già esistenti) nel sud della Penisola.

Con il nome di Zone economiche speciali (o Zes), in particolare, ci si riferisce ad aree localizzate nelle vicinanze di porti, aree retroportuali, piattaforme logistiche e interporti dove sono presenti già aziende (da rilanciare, magari) o dove potrebbero essere creati nuovi impianti produttivi. Lo scopo dell’istituzione, dunque, è quello di favorire l’attività imprenditoriale, riconoscendo degli incentivi e degli sgravi fiscali alle aziende o agli imprenditori che decidono di investire sul territorio. A oggi sono attive tre ZES: in Campania, in Calabria e nella zona ionica della Puglia e della Basilicata.

Chi decide di investire in una delle Zone economiche speciali già create o in una Zes in via di formazione può usufruire sia di sgravi e incentivi fiscali, sia di un sistema burocratico e amministrativo più snello e veloce. Sul fronte fiscale, le aziende e gli imprenditori ottengono un credito d’imposta proporzionale all’investimento effettuato. Secondo quanto previsto dal decreto Mezzogiorno, il limite massimo “dichiarabile” è di 50 milioni di euro per ogni progetto di sviluppo. Così, se un’azienda dovesse investire su 2 o 3 progetti differenti, potrebbe ottenere credito d’imposta su un massimo di 100 o 150 milioni di euro.

Per poter ottenere le agevolazioni fiscali, gli imprenditori o le aziende devono comunicare all’Agenzia delle Entrate progetti ed entità degli investimenti, così come previsto dal Decreto Mezzogiorno e dalle varie circolari esplicative emanate dalla stessa Agenzia. C’è da notare, però, che dal 25 settembre 2019 cambiano le modalità di comunicazione: da questa data in poi, i soggetti interessati potranno inviare la documentazione richiesta solo telematicamente, sfruttando gli strumenti messi a disposizione dell’AdE.

Nello specifico, è disponibile sul sito dell’Agenzia un nuovo modello e le relative istruzioni di utilizzo. Una volta completata la procedura, si dovrà scaricare la versione aggiornata del software “Creditoinvestimentisud”, che può essere scaricato gratuitamente dal sito dell’AdE, e avviare così la trasmissione telematica della documentazione. Per poter usufruire del credito di imposta per le Zes, le comunicazioni dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 dicembre 2020, così come previsto dal provvedimento direttoriale del 9 agosto 2019.