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Bollo auto non pagato, sanzione si annulla. La sentenza

Una nuova conferma sui bolli auto cancellati per i debiti arretrati giunge dal massimo organo giudicante, la corte di Cassazione. Con una sentenza depositata ieri, riferisce laleggepertutti.it, la corte ha infatti annullato un bollo auto inferiore a mille euro.

Riguardava una tassa automobilistica per l’anno 2005 che era stata ingiunta in pagamento dall’Agente di riscossione soltanto nel 2012; il ricorrente, tra le altre cose, aveva invocato la prescrizione, ma una norma superiore e generale – dunque valida per tutti – ha prevalso nel convincimento dei giudici: la cartella era stata infatti già cancellata per legge e la sentenza ne ha preso atto, così annullando automaticamente il debito.

La norma applicata, evidenzia laleggepertutti.it, è definitiva e chiara: prevede che i debiti di importo residuo fino a mille euro – comprensivi di capitale, interessi e sanzioni – risultanti dai singoli carichi affidati agli Agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010, sono automaticamente annullati.

Com’è stato possibile arrivare in Cassazione per questo? L’annullamento avrebbe dovuto operare in via automatica (e precisamente con effetto dal 31 dicembre 2018, data stabilita dalla legge), ma in molti casi, come quello deciso oggi dalla suprema Corte, non è stato così: sono quindi i giudici a dover cancellare i carichi iscritti a ruolo in quel periodo, annullando il debito.

Tutto questo – ripete laleggepertutti.it – vale solo quando i bolli non pagati assommano a meno di mille euro per ciascuna delle annualità considerate: sono queste le minicartelle annullate dai giudici e non quelle di importi superiori, o per anni diversi da quelli compresi nella sanatoria.

Il fatto è che nella stragrande maggioranza dei casi il bollo auto annuale non supera i mille euro, neppure quando all’importo iniziale della tassa non pagata si aggiungono gli interessi e le sanzioni: così l’effetto pratico per i contribuenti italiani è che tutti i bolli auto riguardanti questi 11 anni saranno cancellati.

L’importo complessivo della cartella potrebbe anche essere maggiore di mille euro (potrebbero esserci più anni insieme o tributi diversi), ma in questo caso occorre “guardarci dentro”, perché la norma di legge parla di “singoli carichi affidati agli Agenti della riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010”: questo vuol dire che bisogna scorrere la cartella voce per voce, riga per riga, individuando ogni carico di ruolo e verificando l’importo affidato (scopri qui come si legge una cartella esattoriale).

In questo modo, si scoprirà che quasi sempre proprio il bollo auto è al di sotto di questa soglia. Si può leggere anche questo articolo per capire che vengono sanate anche le cartelle superiori a mille euro quando i singoli carichi che le compongono hanno un ammontare inferiore a tale limite.

Ad esempio, il caso a cui si riferisce la decisione della Cassazione aveva un importo molto inferiore ai mille euro (erano appena 197,06 euro, comprendendo anche gli interessi e le sanzioni applicate) ed il bollo auto, che era del 2005, era stato consegnato all’Agente per la riscossione nel 2008: dunque, rientrava pienamente nella sanatoria, come i giudici hanno constatato.

In collaborazione con Adnkronos