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Bonus facciate, sconto valido anche per lavori fatti nel 2019

Il bonus facciate allarga la propria platea potenziale a chi ha iniziato i lavori nel 2019. Decisiva, per ottenere la detrazione, è l’effettuazione delle spese. Quindi, chi salda nel 2020 un conto per interventi realizzati l’anno precedente potrà ottenere il bonus e spalmarlo in dieci anni nelle sue dichiarazioni dei redditi.

Il testo
Il punto in questione si riferisce alle “spese documentate”. Analizzando le vecchie pronunce dell’agenzia delle Entrate, ciò renderà applicabile il beneficio del 90% anche a quegli interventi già in corso d’opera, per i quali i pagamenti saranno materialmente effettuati nel 2020. Nulla si dice, invece, del momento nel quale gli interventi vanno realizzati. Nel caso di un lavoro per il quale l’acconto sia stato pagato nel 2019, un eventuale saldo liquidato nel 2020 accederà alla detrazione.

Gli interventi
Considerato che la norma fa riferimento alla manutenzione ordinaria, si aprono diverse possibilità. Sarà possibile tinteggiare, ma anche rifare i prospetti di facciata, le ringhiere, le decorazioni, i marmi. E, ancora, sarà possibile detrarre la sostituzione di pavimenti dei balconi, di balaustre e fregi.

Impianti
Rientrano nel perimetro delle detrazioni gli impianti: i canali di gronda e tutti i sistemi di smaltimento delle acque piovane. Ma anche gli impianti di illuminazione di aree comuni. Non solo. In tutti i casi nei quali ci sono cavi penzolanti sulle facciate, sarà possibile metterli sottotraccia.

Il precedente
Come sottolineato dal Sole 24 Ore, un caso simile si era già verificato nel 2013, con l’Ecobonus e la relativa attivazione di uno sconto fiscale potenziato per gli interventi di efficientamento energetico. In quel caso, l’agenzia delle Entrate aveva detto esplicitamente che bisogna guardare la data del pagamento.