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Bonus pubblicità: quali sono le novità, i requisiti e le scadenze

Il decreto “Cura Italia” (qui lo trovate spiegato punto per punto) varato dal Governo Conte il 17 marzo 2020 prevede anche una modifiche al cosiddetto Bonus pubblicità.

Indice

Cos’è il Bonus pubblicità

Il Bonus pubblicità è stato creato nel 2018 con l’obiettivo di fornire un credito d’imposta per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati.

Per beneficiare dell’agevolazione è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente.

Come funziona

Per fruire del credito d’imposta, i soggetti interessati devono presentare:

  • la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, contenente i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno agevolato
  • la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” per dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta sono stati effettivamente realizzati nell’anno agevolato.
  • L’ammontare del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun richiedente è stabilito con provvedimento del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento stesso.

    Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, che deve essere presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.

    Quando presentare la comunicazione

    La comunicazione per l’accesso al credito d’imposta e la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati sono presentate al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, direttamente da parte dei soggetti abilitati.

    La comunicazione per l’accesso al credito d’imposta deve essere presentata dal 1° al 31 marzo di ciascun anno. La dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati è presentata dal 1° al 31 gennaio dell’anno successivo.

    Le novità del decreto “Cura Italia”

    Con il decreto “Cura Italia” (qui trovi lo speciale di QuiFinanza) si introducono novità anche rispetto al Bonus pubblicità, che viene stabilito al 30% sull’intero investimento 2020, e non solo sulla parte incrementale rispetto all’anno precedente, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

    Il limite massimo di spesa è previsto per 27,5 milioni di euro. Il diritto all’agevolazione resta condizionato al fatto che gli investimenti siano incrementali di almeno l’1% rispetto all’anno prima.

    Fra le novità anche il differimento di 6 mesi del periodo di invio della comunicazione telematica di accesso al credito. Le nuove domande, dunque, eccezionalmente per quest’anno potranno essere presentate dal 1 al 30 settembre 2020 e si andranno ad aggiungere a quelle già presentate tra il 1 ed il 31 marzo 2020, che resteranno valide.

    I soggetti ammessi possono utilizzare il credito d’imposta, a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento di ammissione, in compensazione da effettuare con il modello F24 attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle entrate. Se la somma supera i 150mila euro, bisogna invece attendere la comunicazione individuale di abilitazione.

    Qui potete scaricare il modello Bonus pubblicità 2020.