Il Bonus Renzi 2020 ci sarà, con delle novità confermate in Manovra. Introdotto per la prima volta dal governo Renzi nel 2014, nasce con l’obiettivo di irrobustire le buste paga dei lavoratori dipendenti.
Indice
Come funziona
Fino al 2019, la richiesta del bonus, allora di 80 euro, poteva essere effettuata da lavoratori dipendenti e assimilati con reddito non superiore ai 24mila euro annui. Potevano richiederlo anche i lavoratori con un reddito fino ai 26mila euro all’anno ma beneficiando di un bonus proporzionalmente ridotto, fino al suo completo azzeramento per i redditi oltre i 26mila euro. Il Bonus viene erogato direttamente in busta paga.
Il 1 gennaio 2020, con la nuova Legge di Bilancio, sono state introdotte le nuove soglie per il Bonus Renzi: 24.600 euro e 26.600 euro. I cambiamenti riguardano l’importo e l’estensione anche a categorie di reddito più elevate. Così come negli anni precedenti, il Bonus spetta anche ai lavoratori che percepiscono indennità di sostegno del reddito, e cioè cassa integrazione, indennità di mobilità e disoccupazione Naspi, lavoratori in malattia e in congedo di maternità obbligatorio.
Come cambia
Dopo il taglio del cuneo fiscale e delle tasse, e il focus del Governo sul salario minimo, ecco le novità confermate in via definitiva:
Gli aumenti per reddito
Ecco dunque gli aumenti attesi per gli stipendi a partire da luglio 2020: