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Cartelle esattoriali, più tempo per pagare le rate: le nuove date

Un emendamento al decreto Sostegni ter ha dato il via libera alla riapertura dei termini di pagamento delle rate scadute di rottamazione ter e saldo stralcio. Ad aver diritto a una nuova possibilità di pagare sono 532mila debitori, i cui debiti ammonterebbero a un totale di 2,45 miliardi di euro, per una media di 4.605 euro.

Tra le novità, oltre al nuovo calendario per la riscossione, c’è anche la nuova possibilità di rientrare tra i beneficiari dei vantaggi della definizione agevolata per chi ha saltato le rate 2020.

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Rottamazione ter, le nuove date

La proroga della rottamazione ter e del saldo e stralcio introduce il calendario con le nuove scadenze per saldare i propri debiti con il fisco senza decadere dai benefici previsti dalla definizione agevolata per le rate scadute nel 2020 e nel 2021. Inoltre, vengono spostati anche i termini per i versamenti delle rate in scadenza nel 2022. Ecco quali sono le nuove scadenze per rottamazione ter e saldo e stralcio:

Sono tre le scadenze degli arretrati di rottamazione ter e saldo e stralcio:

  • entro il 2 maggio (perché il 30 aprile è sabato e il 1° maggio è festivo) vanno pagate le rate 2020;
  • entro il 1° agosto (il 31 luglio è domenica) le rate inizialmente dovute nel 2021;
  • entro il 30 novembre tutte le rate del 2022.

Valgono sempre i cinque giorni di tolleranza successivi alla scadenza per saldare il conto. Per chi non rispetta le scadenze decade il piano di definizione agevolata e salta la rateazione: in pratica, si troverà a dover pagare tutto il debito residuo, a cui poi si torneranno a sommare anche sanzioni e interessi.

Rottamazione ter e saldo e stralcio, stop alle azioni esecutive

L’emendamento al decreto Sostegni ter prevede anche l’estinzione delle procedure esecutive attivate in seguito alla decadenza dalla rottamazione e al saldo e stralcio delle cartelle. Negli ultimi tre mesi, i contribuenti decaduti dalla pace fiscale sono stati chiamati a saldare i propri debiti maggiorati degli interessi e delle sanzioni.

Le somme eventualmente già versate fino al 27 gennaio (quando è entrato in vigore il decreto Sostegni ter) restano definitivamente acquisite.

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