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Conte apre a tassa su merendine e biglietti aerei. Di Maio frena: “Fermi tutti”

La vera priorità sarà evitare l’aumento dell’IVA. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, da Atreju per la festa di Fratelli d’Italia, gioca a carte scoperte in vista dell’appuntamento con la prossima Legge di Bilancio. L’altro pilastro sarà, come sottolineato più volte, la lotta all’evasione fiscale, anche disincentivando l’uso del contante. 

“Tutti devono pagare le tasse per pagarne meno”, aveva anticipato il premier Giuseppe Conte nel corso dell’incontro con i sindacati, accendendo i riflettori su una questione di assoluta priorità. Lo dicono, come sempre, i numeri: 107 miliardi di euro di evasione fiscale, più o meno quattro leggi di bilancio messe assieme. Una vera miniera d’oro invisibile alla quale qualsiasi governo vorrebbe poter attingere, panacea (quasi) di tutti i mali.

Sempre dal palco definisce “praticabile”  la proposta del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti di trovare risorse per aumentare lo stipendio ai docenti e finanziare scuola e università, tassando merendine, bibite gassate e aumentando i biglietti aerei di un euro per i voli nazionali e di un euro e cinquanta centesimi quelli internazionali.

Non sembra essere della stessa opinione il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che frena: “Fermi tutti. Noi abbiamo come obiettivo quello di abbassare le tasse, non di aumentarle. È totalmente sbagliato scatenare un dibattito ogni giorno per parlare di nuovi balzelli”.

Netta bocciatura anche da parte del Codacons, che riguardo l’ipotesi parla di “fanta-fisco”: “Già oggi l’Italia è al secondo posto in Europa per numero di tasse applicate sui biglietti aerei, superati solo dalla Gran Bretagna – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Nel nostro Paese infatti si applica su ogni biglietto aereo una serie di imposte e balzelli vari, dalla tasse aeroportuali a quelle sulla sicurezza, passando per addizionali comunali e ministeriali, tassa per aviazione civile e commissioni per l’emissione del biglietto, che portano la tassazione a raggiungere il 40% del costo del biglietto aereo. Per quanto riguarda i voli low cost, addirittura il peso di imposte e balzelli supera il costo del volo stesso”.

Anche l’ormai vicepremier Matteo Salvini critica, ironizzando, le misure proposte da Fioramonti: “Follia e malattia. Una tassa sulle merendine e le bibite gassate: occhio ai pericolosi detentori di spuma nera e bianca, gazzosa e aranciata e di merendine. Vedo già perquisizioni negli zainetti dei bimbi a scuola”. Tra l’altro, la via della sugar tax  era stata già tentata lo scorso anno, senza successo.