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Cos’è e come tutelarsi dal reato di usura bancaria

Con il termine “usura” si intende l’applicazione di tassi di interesse particolarmente elevati su un prestito di denaro, un comportamento che abusa della condizione di necessità del richiedente e che oggi rientra tra i reati penali. Quando l’usura interessa un contratto di mutuo, si parla più nello specifico di “usura bancaria“. Vediamo più nel dettaglio quando si incorre nel reato di usura e quali interessi possono essere considerati usurari.

Indice

Che cos’è e come viene punita l’usura?

L’usura si ha, come anticipato, quando si applicano tassi di interesse illegali su un prestito in denaro. Questo comportamento, nel nostro ordinamento, è considerato un reato ed è punito con la reclusione da due a dieci anni e con una multa che va da cinquemila a trentamila euro. un aspetto interessante per quanto riguarda la punibilità del reato di usura è quello per cui la legge non colpisce solo l’usuraio, ma anche l’eventuale mediatore che ha favorito l’accordo tra le parti, considerato praticamente al pari dello stesso strozzino.

L’art. 644 c.p. distingue un’usura oggettiva o presunta, che si ha quando si eccede la soglia di usura, e un’usura soggettiva o concreta che coincide con l’abuso dello stato di difficoltà della controparte. In questo secondo caso, colui che commette il reato mira a lucrare indebitamente sulla vittima applicando interessi sproporzionati sulla prestazione effettuata, con l’aggravante di approfittare di una condizione di bisogno e disagio della stessa.

Quando si può parlare di tasso usurario?

Il delitto di usura rientra tra i delitti contro il patrimonio mediante frode e rappresenta una forma di reato in cui è fondamentale l’elemento soggettivo del dolo: può essere punito, in pratica, solo colui che consapevolmente applica un tasso di interesse usurario sul prestito concesso o che, comunque, è intenzionato a ricevere un corrispettivo sproporzionato. Non sempre, però, è facile capire se un tasso è usurario o meno.

Per capire se il tasso applicato configura un caso di reato di usura bancaria, bisogna far riferimento a quanto stabilito dalla legge: si parla di tasso usurario quando l’interesse supera di oltre il 50% i tassi medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, così come rilevati trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicato dalla Banca d’Italia in apposita tabella.

Reato di usura bancaria: quando si manifesta?

Rispetto al “classico” reato di usura, l’usura bancaria viene considerata come una fattispecie ancora più grave, in quanto posta in essere da un istituto specializzato, che dovrebbe rappresentare per il cittadino un operatore affidabile e trasparente. La banca commette reato di usura bancaria se applica nei propri contratti di mutuo un tasso di interesse superiore a quello fissato dalla legge. Nello specifico, il calcolo degli interessi usurari nei prestiti bancari tiene conto del principio di omnicomprensività dell’interesse, che mira a evitare l’aggiramento della legge mediante l’applicazione di somme imputate come spese varie anziché come interessi.

Come capire se si è di fronte a un tentativo di usura bancaria

Il contraente che stipula un contratto di mutuo con la banca, può in via preventiva verificare se i tassi applicati sono usurari o meno confrontando quello offerto dalla banca a quello pubblicato dalla Banca d’Italia. Per determinare l’interesse effettivo richiesto dalla banca, inoltre, bisogna tener conto di tutte le forme di remunerazione inserite nel contratto, come spese per movimenti, commissioni e così via. Poiché il calcolo potrebbe non essere così immediato come sembra, è possibile richiedere a un consulente un’analisi del contratto proposto dall’istituto di credito e valutare, così, l’effettiva congruità del tasso proposto con quello di mercato certificato dalla Banca d’Italia.

Come comportarsi in caso di usura bancaria

Ma cosa fare se il tasso proposto dalla banca configura un reato di usura? Una volta accertato che il tasso d’interesse è effettivamente superiore a quello legale, il consumatore ha la possibilità di sporgere denuncia alla Procura e, qualora il contratto sia già partito, di avviare una causa civile per il recupero degli importi indebitamente pagati.

La legge prevede infatti che in caso di tassi usurari la clausola è nulla e che il cliente non è tenuto a pagare nessun interesse: ciò significa che se sono stati già pagati interessi usurari non dovuti, la banca è tenuta a cancellarli e restituirli. Così facendo, l’istituto che si sia macchiato di usura bancaria, non solo dovrà rimborsare tali importi ma non potrà beneficiare neppure degli interessi legali.

Con la denuncia penale, inoltre, vengono sospesi per 300 giorni l’esecuzione dei provvedimenti di rilascio di immobili e i termini relativi a processi esecutivi mobiliari ed immobiliari, ivi comprese le vendite e le assegnazioni forzate.