Tra le misure di sostegno per fronteggiare le conseguenze economiche/finanziarie determinate dall’emergenza sanitaria COVID-19 introdotte dal Decreto Rilancio (DL 34/2020 convertito in Legge n. 77/2020), troviamo, disciplinato all’art. 125, il credito d’imposta per le spese sostenute per la sanificazione dei luoghi e degli strumenti di lavoro e l’acquisto di dispositivi di protezione per la tutela della salute dei lavoratori e degli utenti.
A chi spetta?
La platea dei possibili fruitori è molto ampia: in primis imprese e professionisti, ma anche enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Misura e criticità
Il credito spetta per il 60% delle spese sostenute per tutto il 2020, ma non è detto che il credito verrà riconosciuto per intero. Lo Stato ha messo a disposizione risorse per 200 milioni di euro, ma paiono del tutto insufficienti per accontentare tutti i possibili beneficiari.
Con il provvedimento n. 259854/2020 dello scorso 10 luglio, l’Agenzia delle Entrate ha messo appunto le regole per richiederlo approvando il modello da presentare telematicamente: attenzione quindi alle modalità e alle tempistiche da rispettare altrimenti si rischia di perdere il beneficio fiscale.
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