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Dichiarazione dei redditi: ecco tutte le agevolazioni per i disabili

I contribuenti affetti da particolari disabilità e i loro familiari hanno la possibilità di accedere ad alcune agevolazioni, nel momento in cui predispongono la dichiarazione dei redditi. Per poter accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla normativa, è necessario indicare direttamente nel Modello 730/2023 le spese che sono state sostenute nel corso del 2022.

Hanno la possibilità di accedere alle agevolazioni previste per i disabili, direttamente in dichiarazione dei redditi, i seguenti soggetti:

  • non vedenti: possono accedere alle agevolazioni fiscali le persone colpite da cecità assoluta o che hanno un residuo visivo inferiore a un decimo per entrambi gli occhi, anche con delle eventuali correzioni;
  • sordi: persone che siano affette da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva;
  • disabili con degli handicap mentali o psichici, che siano titolari di un’indennità di accompagnamento. L’handicap deve essere certificato da un apposito verbale della Commissione per l’accertamento dell’handicap presso l’Asl;
  • disabili, che abbiano delle gravi limitazioni della capacità di deambulare o che siano affetti da pluriamputazioni;
  • disabili, che abbiano delle ridotte o impedite capacità motorie.
  • Indice

    Dichiarazione dei redditi: dove indicare le spese sanitarie

    Dove devono essere indicate le spese sanitarie per le persone affette da disabilità e per le quali spetta la detrazione al 19%? I costi sostenuti nel corso del 2022 devono essere indicati all’interno del rigo E3. Tra i costi, per i quali è possibile accedere alle agevolazioni, vi rientrano anche quelli legati ai mezzi necessari per l’accompagnamento, la deambulazione, la locomozione e il sollevamento dei disabili. Rientrano, all’interno di queste spese, i seguenti acquisti:

  • poltrone per inabili e minorati non dembulanti;
  • apparecchi per il contenimento di fratture e per la correzione di eventuali difetti della colonna vertebrale;
  • spese sostenute per il trasporto in ambulanza;
  • acquisto di arti artificiali per la deambulazione;
  • i costi per la trasformazione dell’ascensore adattato al contenimento della carrozzella;
  • costruzione di rampe per l’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • installazione e manutenzione delle pedane necessarie per il sollevamento dei disabili.
  • Nella compilazione della dichiarazione dei redditi, alcune spese, invece, devono essere inserite nel rigo E4. In questa sede devono essere indicati i costi relativi:

  • all’acquisto di motoveicoli ed autoveicoli che, pur se prodotti in serie, siano stati adattati per il traporto di persone con limitazioni permanenti alle capacità motorie. Tra i principali adattamenti ai veicoli ci sono, ad esempio, la pedana sollevatrice ad azionamento meccanico ed il braccio sollevatore;
  • veicoli, anche quelli non adattati, purché il disabile sia non vedente, sordo o abbia un handicap psichico o mentale tale da avere il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento.
  • A quanto ammonta la detrazione

    Le detrazioni spettano direttamente nella dichiarazione de redditi e hanno un limite di spesa pari a 18.075,99 euro. I diretti interessati hanno la possibilità di acquistare un solo veicolo – una moto o un’automobile – e deve essere utilizzato prevalentemente a beneficio della persona con disabilità.

    L’agevolazione fiscale può essere chiesta una sola volta in un periodo di quattro anni, sempre che il veicolo non sia stato cancellato dal pubblico registro automobilistico (perché, ad esempio, è stato rubato). Nel caso in cui il veicolo sia stato rubato e non ritrovato, al limite massimo di detrazione di 18.071,99 euro deve essere sottratto l’eventuale rimborso ottenuto dall’assicurazione. L’agevolazione fiscale può essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo.

    È possibile accedere alle detrazioni anche per le eventuali spese di riparazioni, che non rientrano nella normale ed ordinaria manutenzione. Vengono esclusi, quindi i costi di esercizio come l’assicurazione, il lubrificante e il carburante. Le spese, che abbiamo appena menzionato, devono essere state sostenute nell’arco di quattro dall’acquisto del veicolo e concorrono al raggiungimento del limite massimo pari a 18.075,99 euro.

    La gestione di spese particolari

    È possibile portare in detrazione, direttamente all’interno della dichiarazione dei redditi, alcune spese particolari, ma di fondamentale importanza per i soggetti disabili.

    All’interno del Rigo E5, ad esempio, deve essere indicato l’importo speso per il cane guida destinato ai non vedenti. La detrazione spetta per l’intero ammontare del costo sostenuto, ma con riferimento ad un solo cane e una sola volta in periodo di quattro anni, salvo i casi nei quali il cane viene perso. La detrazione può essere ripartita in quattro rate annuali di pari importo.

    All’interno del Rigo E25, invece, devono essere indicate le spese mediche generiche e quelle di assistenza specifica, che sono necessarie nel caso in cui sia presente un’invalidità permanente o ci siano delle menomazioni sostenute dalle persone con disabilità, non importa per quale motivo stiano usufruendo o meno dell’assegno di accompagnamento. Le spese di assistenza sono relative a:

  • assistenza infermieristica e riabilitativa;
  • personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
  • personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
  • personale con la qualifica di educatore professionale;
  • personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale.
  • Eliminazioni delle barriere architettoniche

    Nel caso in cui il contribuente abbia sostenuto delle spese, nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2022 per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche, è possibile usufruire di una detrazione pari al 75% della spesa sostenuta, che può essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo.

    Gli interventi devono essere finalizzati a facilitare l’accesso, da parte dei soggetti disabili, nell’edificio, indipendentemente dal fatto che all’interno dell’edificio siano residenti o meno dei disabili.

    La detrazione può essere richiesta anche per eventuali interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, che servano ad abbattere le barriere architettoniche. È possibile accedere all’agevolazione anche quando vengono sostituiti degli impianti ed è possibile accedervi anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

    La detrazione delle polizze assicurative

    All’interno della dichiarazione, nei righi E8-E10, è possibile indicare, con il codice 38, i premi di eventuali assicurazioni, che sono finalizzati alla tutela delle persone con una grave disabilità, così come è stabilita dall’articolo 3, comma 3, della Legge n 104 del 5 febbraio 1992.

    Complessivamente, l’importo dei premi non deve superare i 750,00 euro, al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di eventuale invalidità permanente. Deve comprendere, inoltre, anche i premi di assicurazione indicati nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 38.

    Dichiarazione dei redditi: ecco tutte le agevolazioni per i disabili


    Fonte: ANSA