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Dl fisco, auto con targhe straniere nel mirino: al via i controlli anti evasione

Chi acquista un’auto usata con targa straniera dovrà vedersela con l’Agenzia delle Entrate, che effettuerà controlli anti evasione anche se non è previsto il versamento dell’Iva con l’F24. E’ la novità contenuta nel Dl Fisco, che ha l’obiettivo dichiarato di contrastare eventuali frodi nel commercio dall’estero di autoveicoli.

La misura è stata introdotta a seguito delle analisi di rischio messe a punto dall’Agenzia delle Entrate e dalle Fiamme Gialle per aggredire gli illeciti in materia tributaria. Le dinamiche per evadere l’Iva in questo campo sono note, e molti casi di irregolarità sono già stati certificati e bloccati.

La legge italiana stabilisce che per i veicoli acquistati all’estero sia necessario saldare l’Iva, altrimenti il mezzo non è immatricolabile in Italia. Tuttavia alcuni concessionari riescono facilmente ad evadere questo obbligo: basta far risultare l’acquisto come una compravendita effettuata da un soggetto privato all’estero, il quale, in sede di immatricolazione in Italia, dichiara di aver già pagato l’equivalente dell’Iva nel Paese europeo in cui ha comprato l’auto. In questo modo i concessionari, targando il veicolo con la sigla estera, riescono ad avere maggiore redditività e ad abbassare i prezzi di vendita dei veicoli.

Ora cambia tutto. Con la nuova norma del Dl Fisco, il Governo equipara le società titolari di partita Iva con le persone fisiche: anche queste ultime saranno soggette ai controlli dell’Agenzia delle Entrate. La novità è introdotta nel comma 9 bis aggiunto all’articolo 1 del decreto legge n. 262 del 3 ottobre 2006, convertito con modificazioni nella legge n. 286 del 24 novembre 2006. Nel comma si legge che “la sussistenza delle condizioni di esclusione del versamento mediante modello F24 dell’IVA (…) viene verificata dall’Agenzia delle Entrate. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia vengono stabiliti termini e modalità della verifica. Gli esiti di questo controllo sono trasmessi al Dipartimento per i trasporti”.

La circolazione delle auto con targa estera in Italia è una questione su cui si è a lungo dibattuto, e su cui si sono susseguiti interventi. Da un lato c’è l’evasione da combattere, e da questo punto di vista il Decreto Sicurezza dell’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini vieta a chi risiede nel nostro Paese da più di 60 giorni di circolare con un veicolo targato all’estero. Dall’altro lato ci sono tante situazioni “legali” che necessitano di essere tutelate, come quelle di chi lavora in luoghi di confine. Per questi casi il precedente Governo, nel ribadire la propria fermezza nel contrasto all’evasione, stava lavorando a deroghe specifiche.