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Rottamazione cartelle, un’altra chance per mettersi in regola col fisco

Arriva un aiuto per i ritardatari della rottamazione-ter delle cartelle esattoriali. Se non hanno pagato la prima o unica rata che scadeva il 31 luglio scorso, avranno ancora tempo per farlo grazie alla concessione di una nuova proroga. Nel Decreto Fiscale 2020 collegato alla Manovra economica, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri all’inizio della prossima settimana, il Governo Conte bis sta per introdurre un nuovo termine per il pagamento delle cartelle da rottamare.

La nuova scadenza dovrebbe essere il 30 novembre prossimo, che essendo un sabato andrà a finire a lunedì 2 dicembre. Il condizionale è d’obbligo visto che ancora si parla solo di bozze del Decreto Fiscale e non c’è nulla di approvato. La riapertura dei termini per il pagamento della prima rata della rottamazione-ter sembra comunque altamente probabile se non addirittura certa.

In questo modo si concede un nuovo vantaggio ai contribuenti inadempienti, ma soprattutto si prevede una nuova possibilità per il governo di recuperare gettito e in particolare le risorse necessarie alle coperture della Manovra.

L’ultima rottamazione delle cartelle esattoriali era stata inclusa nella pace fiscale introdotta dal precedente governo a guida M5S e Lega. Il nuovo governo M5S-Pd avrebbe voluto mettere fine ai condoni, ma questa nuova proroga può essere utile alle casse dello Stato, anche perché alla scadenza del 31 luglio i pagamenti sono avvenuti solo per il 54,5% delle domande di adesione alla rottamazione-ter, per un importo complessivo di 1,6 miliardi di euro.

Obiettivo del governo, invece, è arrivare a un gettito di 2,8 miliardi di euro, previsti dal Decreto Fiscale e dalla Legge di Bilancio. Somme da recuperare sia dai pagamenti della rottamazione-ter sia dal saldo e stralcio delle cartelle.

In un primo momento la domanda di adesione alla rottamazione-ter andava presentata entro il 30 aprile scorso, con scadenza dei termini per il pagamento della prima o unica rata al 31 luglio. In seguito, con il Decreto Crescita, sono stati riaperti i termini per la presentazione della domanda fino al 31 luglio e in questo caso la scadenza per il pagamento è stata fissata al 30 novembre (2 dicembre) prossimo.

Ora, con la nuova proroga la scadenza è la stessa per tutti: sia per chi ha presentato l’istanza nel nuovo termine introdotto in estate sia per chi l’aveva presentata entro il termine originario ma non aveva ancora pagato. I ritardatari, dunque, avranno tempo fino al 2 dicembre per pagare e mettersi in regola con il Fisco, ultima chance per non essere esclusi dalla rottamazione-ter ed evitare così di pagare sanzioni e interessi di mora sulle somme dovute.