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Dl Rilancio: Superbonus 110% anche sulle seconde case, ma non tutte

Tra le misure in agenda (qui lo speciale QuiFinanza sul Dl Rilancio), particolare interesse ha destato il superbonus per le detrazioni fiscali relative a lavori di efficientamento energetico e sismico.

Il cosiddetto ecobonus sale al 110% e prevede detrazioni per specifici lavori di ristrutturazione, che siano di efficientamento energetico o sismico e tutela ambientale per le opere e gli impianti di ristrutturazione immobiliare su case e palazzi. Di fatto si tratta di interventi di riqualificazione energetica o sismica a costo zero per le famiglie, grazie a un credito d’imposta del 110% alle imprese che faranno i lavori.

Si era parlato inizialmente di esclusione per le seconde case, ma non si tratta di un’esclusione assoluta.

Restano escluse, per esplicita previsione della norma inserita nel decreto legge Rilancio, gli edifici unifamiliari che non siano abitazione principale: per ville e villette unifamiliari che non siano prima casa, per esempio.

Rientreranno invece nel beneficio al massimo livello le seconde case che fanno parte di un condominio.

Sicuramente nel senso che potranno accedere all’agevolazione per le spese sostenute dal condominio. Da chiarire – ma questo è un dubbio più generale – se nella detrazione al 110% rientrino anche i lavori previsti dall’ecobonus tradizionale fatti nella singola unità abitativa e agganciati al lavoro condominiale “trainante” su cappotto termico o sostituzione della caldaia. Occorrerà attendere i decreti interpretativi.