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Ecobonus, proposta detrazione con accredito diretto: i correttivi al Dl fiscale

In questi giorni si parla tanto di emendamenti alla Manovra 2020. Tra le novità di cui tenere conto in materia di agevolazioni e detrazioni, tuttavia, meritano di essere citati sicuramente i correttivi al Dl Fiscale che andrebbero a rivedere il meccanismo di riconoscimento dell’ecobonus, lo sgravio riconosciuto a seguito di specifici interventi di riqualificazione energetica che interessano case e immobili.

Nuove modalità di riconoscimento potrebbero essere introdotte per la fruizione dell’ecobonus che, di conseguenza, andrebbero a modificare/integrare le disposizioni ad oggi vigenti.

Per superare i problemi dello sconto in fattura, si è pensato bene di proporre una nuova modalità di riconoscimento dell’ecobonus. Per questo motivo, onde evitare di complicare le cose e andare incontro anche alle imprese più piccole (che già più volte hanno avanzato le loro perplessità), si potrà optare per l’accredito della somma spettante su un conto corrente dedicato in luogo alla detrazione fiscale.

L’accredito diretto su conto corrente, dunque, non andrebbe a sostituire lo sconto in fattura. I due meccanismi di detrazione riconosciuti, qualora i correttivi al Dl Fiscale dovessero essere approvati, sarebbero semplicemente alternativi. Il conto corrente dedicato all’ecobonus, per di più, a partire ovviamente da gennaio 2020 (mese in cui le nuove disposizioni entrerebbero in vigore) non andrebbe a concorre nella “formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi“,

Come si evince dalla relazione all’emendamento al DL Fiscale: “La proposta mira ad integrare le misure già previste dal dl crescita in ordine all’utilizzo dell’ecobonus e alla sua disponibilità da parte dei beneficiari”. Per questo motivo rimane ferma anche la possibilità di usufruire del bonus tramite cessazione del credito, e sempre per un importo che può variare dal 65% al 75% della spesa sostenuta per gli interventi di riqualificazione energetica (nessuna modifica infatti è stata avanzata in merito alle percentuali di sconto).

Per quanto riguarda i tempi di riconoscimento, a differenza dello sconto in fattura che sappiamo già essere una detrazione decennale, le regole di fruizione per il bonus accreditato sul conto corrente verranno definite poi dall’Agenzia delle Entrate. Sarà l’Amministrazione Finanziaria a dettare legge in questo caso, sempre se – ovviamente – l’emendamento dovesse rientrare tra quelli approvati nel testo della legge di conversione del Decreto Fiscale.