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Fisco, l’ultima stangata: dal 2020 un ulteriore aumento delle tasse

Se eravate tra coloro che contavano su una riduzione delle tasse, dovrete ricredervi, perché nei prossimi anni la pressione fiscale salirà.

È in arrivo per il 2020 una stangata fiscale per gli italiani a causa dell’aumento della spesa pubblica, soprattutto per le pensioni, e per la crescita delle imposte indirette, su tutte l’Iva. L’analisi viene da un rapporto del Centro studi di Unimpresa, che ha calcolato che nel triennio 2020- 2022 la pressione fiscale “effettiva” salirà sopra il 47% del Pil. Si tratta di un valore che supera di ben 5 punti il dato “ufficiale” che non tiene conto di alcune voci di entrate pari a circa 80 miliardi. Insomma, le tasse pagate dagli italiani sono molte di più di quelle calcolate ufficialmente.

Secondo il rapporto di Unimpresa, le entrate fiscali seguiranno nei prossimi anni questo andamento nel rapporto con il Pil: al 46,6% nel 2019, al 47,1% nel 2020, al 47,0% nel 2021 e al 46,6% nel 2022. Ci sarà dunque una crescita della pressione fiscale nel 2020, poi un lieve calo nell’anno seguente, per ritornare ai valori attuali nel 2022.

Se si tiene conto invece del dato “ufficiale” della pressione fiscale, calcolata sul totale delle entrate al netto delle “altre entrate correnti” e delle “entrate in conto capitale non tributarie” (pari a quasi 80 miliardi), il peso fiscale è stimato al 42,0% del Pil nel 2019, al 42,7% nel 2020, al 42,7% nel 2021 e al 42,5% nel 2022.

La stima del rapporto di Uimpresa del gettito fiscale per lo Stato nel 2020 è di 860 miliardi di euro, mentre il Pil dovrebbe raggiungere 1.823 miliardi. Nei prossimi tre anni, il totale delle entrate nelle casse dello Stato dovrebbe aumentare da 827 miliardi a 893 miliardi di euro, con un incremento intorno all’8%. Il rapporto calcola che tra il 2020 e il 2022 gli italiani subiranno una stangata fiscale da 65 miliardi di euro.

Secondo Unimpresa, le imposte indirette, di cui l’Iva è la principale, cresceranno di quasi 42 miliardi, con un balzo del 16%. Mentre la spesa pubblica avrà un’impennata, superando complessivamente i 900 miliardi di euro nel 2022.

Nel triennio 2020-2022, le uscite dello Stato cresceranno di 59,4 miliardi di euro (+6,8%). Le spese correnti aumenteranno di 51,5 miliardi (+6,3%), passando da 812,6 miliardi a 864,1 miliardi, con interessi passivi in salita, dal 2019 al 2022, di 9,7 miliardi (+15,2%), da 64,0 miliardi a 73,7 miliardi.

A pesare sull’aumento della spesa pubblica saranno in primo luogo le pensioni, con una crescita di 28 miliardi di euro rispetto al 2019, seguite dagli interessi da pagare sui titoli di Stato, in aumento di quasi 10 miliardi, e poi la spesa per gli investimenti pubblici, che crescerà di oltre 9 miliardi.