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Flat tax, Landini: “È una presa in giro, così il Paese va a sbattere”

La flat tax si farà, non a spese dell’Iva, anche se ci vogliono “coperture di notevole entità” per finanziare le misure auspicate dal governo. È quanto emerso a seguito della pubblicazione del Def, che ha svelato un cantiere aperto e litigioso nel governo: la Lega vuole piantare la bandiera sulla riforma delle tasse, il M5s non è da meno. E il Tesoro di Tria deve mediare.

A dire la sua sulla flat tax è intervenuto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini: “Siamo in una situazione pericolosa. La flat tax è una presa in giro per chi paga le tasse. Così il paese va a sbattere” ha detto in una intervista a La Stampa.

“In autunno avevamo detto che la manovra del governo gialloverde era recessiva. Purtroppo avevamo visto giusto: se non si rilanciano gli investimenti pubblici e privati crescita non ce n’è, e se non si riducono seriamente le diseguaglianze la crisi non si risolve. Il Def appena varato certifica il fallimento delle ricette sin qui adottate. Siamo in una situazione pericolosa e purtroppo il governo continua a fare campagna elettorale con idee sbagliate rifiutandosi di avviare un vero confronto con le forze sociali”.

“La tassa piatta è una presa in giro per chi paga le tasse, in un Paese che ogni anno registra 120 miliardi di evasione fiscale e 50-60 dispersi in corruzione, con una pressione elevatissima sul lavoro dipendente e sui pensionati troppo alta. E poi la nostra Costituzione dice che la tassazione deve essere progressiva”.

A proposito della patrimoniale: “Il Fmi parla di tassazione dei patrimoni e della ricchezza non per cambiare il modello capitalistico, ma per evitare una crisi della tenuta democratica. Chi più ha, più deve dare. Per creare lavoro, e per cambiare il modello di sviluppo: cosa produciamo, come lo produciamo, con che sostenibilità ambientale, e senza accettare la guerra al ribasso tra le persone”.