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Fumo, in manovra arriva la tassa su filtri e cartine

Nella bozza della prossima Legge di bilancio arriva la micro tassa su cartine e filtri per le sigarette. Un aumento di 0,005 euro, che quasi non si percepisce ma che c’è e che va ad aggiungersi a tutte le altre nuove tasse contenute nella manovra, sugar tax e plastic tax in primis.

In particolare, la tassa in questione andrà a colpire dal primo gennaio 2020 i cosiddetti “prodotti accessori ai consumi di tabacchi”. La lista comprenderà le “cartine” e le “cartine arrotolate senza tabacco” ma anche i “filtri funzionali ad arrotolare le sigarette“. Questi saranno “assoggettati ad imposta di consumo in misura pari a 0,005 euro il prezzo contenuto in ciascuna confezione destinata alla vendita al pubblico”. Significa che su una confezione da 20 cartine l’aumento sarà di 10 centesimi.

L’imposta, si legge, “è dovuta dal produttore o fornitore nazionale o dal rappresentante fiscale del produttore o fornitore estero all’atto della cessione dei prodotti alle rivendite”, cioè ai tabaccai, i quali si vedranno molto probabilmente costretti ad aumentare il costo dei prodotti tassati.

Inoltre è previsto anche un aumento di 5 euro al chilo dell’accisa minima sui tabacchi lavorati. Per le sole sigarette sale di un punto l’onere fiscale minimo mentre aumenta per tutti (dai sigari al tabacco trinciato) l’aliquota dell’accisa. Nessun aumento, invece, sulle sigarette elettroniche.

Non solo. La stessa norma esclude la vendita online e impone che tali prodotti siano venduti solo nei rivenditori autorizzati, dal momento che “è vietata la vendita a distanza, anche transfrontaliera, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato”.