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Il salutismo spinge la nutraceutica firmata Kolinpharma

La crescita del mercato salutistico in Italia spinge l’innovazione e i conti di Kolinpharma. L’azienda milanese della nutraceutica,
nata con capitali esclusivamente italiani e forte di 4 brevetti e 11 certificazioni, nel 2017 si è classificata al quinto
posto in Italia per crescita dei ricavi (+64,5%) e al 116esimo posto per fatturato (4,1 milioni di euro), recuperando 82 posizioni
rispetto all’anno precedente sulle oltre duemila aziende del mercato nutraceutico nazionale (dati New Line – Federsalus).
Un mercato in continua crescita anche in Italia. Ora Kolinpharma figura anche nella lista Leader della crescita 2019 Il Sole-24
Ore – Statista, al secondo posto.

Ma come si cresce in un settore dove tra i concorrenti ci sono anche le multinazionali del farmaco? «Abbiamo scelto di differenziarci
all’interno di un comparto caratterizzato da grandi prescrittori, come i ginecologi e gli ortopedici, ma dove ci sono anche
forti competitor, attraverso certificazioni particolari, che non sono comuni in Italia – spiega Emanuele Lusenti, amministratore
delegato e fondatore della Pmi innovativa insieme con Rita Paola Petrelli -. Si tratta di certificazioni che si riferiscono
alle regole islamiche (certificazione Halal), alle norme di alimentazione ebraiche (Kosher), alle esigenze dei celiaci, dei
diabetici. E siamo stati i primi al mondo ad avere nel mercato nutraceutico, quindi preventivo, la certificazione “Doping
Free” per gli sportivi in generale ma soprattutto per gli atleti professionisti». Non solo. Per posizionarsi in maniera diversa
rispetto agli altri player, Kolinpharma ha scelto di seguire i criteri organizzativi delle aziende farmaceutiche, rispettando
le regole del farmaco, nonostante il mercato nutraceutico non le richieda per legge. E per quanto riguarda il packaging ha
addirittura anticipato le big pharma, presentando per primi nel mercato salutistico astucci innovativi.

«Le nostre confezioni hanno una chiusura, senza punti colla, di tipo “tamper evident” brevettata – continua Lusenti -. Grazie
a questo accorgimento, percepibile al tatto grazie a una punta di evidenziazione, anche i non vedenti possono essere sicuri
che il prodotto non sia stato aperto o manomesso. Così come ci siamo dotati per primi in Italia di un QR code con rilievi
in Braille e anche questo brevettato, che attraverso lo smartphone rimanda al foglietto illustrativo (una voce sintetizzata
descrive il prodotto, cioè le caratteristiche, le indicazioni e le modalità d’uso)». Tutte soluzioni adottate già nel 2013,
anno di nascita di Kolinpharma,che a marzo si è quotata sul mercato Aim Italia.

«Siamo nati contando unicamente sulle nostre forze – racconta la presidente Rita Paola Petrelli – unendo non solo le risorse
economiche-finanziarie, ma anche le nostre competenze, che rappresentano un altro nostro tratto distintivo. Prima di immettere
un prodotto sul mercato eseguiamo studi in vitro e clinici a supporto delle nostre formule». Kolinpharma concentra infatti
internamente gli esperti di R&S e dopo la quotazione e il contratto di factoring pro-soluto per un importo fino a 2 milioni
con Banca Ifis, metterà altre risorse in R&S di nuovi prodotti e nuove formulazioni oltre al rafforzamento della rete commerciale.

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