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Manovra: taglio a detrazioni spese mediche e mutui per finanziare reddito di cittadinanza e flat tax

Mentre proseguono le schermaglie fra gli azionisti della maggioranza ed il ministro dell’Economia Tria sui numeri della legge di Bilancio, i tecnici di Lega e M5S studiano il modo per alleggerire il più possibile l’impatto della Manovra sul 2019, al di là della volontà espressa chiaramente di fare deficit.

DETRAZIONI A RISCHIO – Fra le misure allo studio per finanziare reddito di cittadinanza, flat tax e riforma della legge Fornero – i tre capisaldi dei due partiti al governo – ci sono la penalizzazione per la pensione quota 100 e l’ipotesi di corposi tagli alle detrazioni fiscali. In primis quelle per le spese sanitarie, quelle sugli interessi del mutuo prima casa e quelle per le spese universitarie. L’attuale detrazione del 19% potrebbe scendere al 17%, con rilevanti effetti fiscali sul 2020, quando saranno presentate le dichiarazioni dei redditi 2019 e versate le relative imposte.

CONCORDATO PERMANENTE – Altra novità in arrivo riguarda le tasse e la cosiddetta pace fiscale. Secondo indiscrezioni pubblicate dal Corriere della Sera, si prevede un concordato con adesione ‘strutturale’, che permetterebbe al Fisco di accertare la condizione reddituale dei contribuenti e chiudere ogni eventuale contenzioso. Possibile anche il ventilato taglio delle accise sulla benzina, anche se l’effetto sarebbe minimo: 2 centesimi in meno al litro, che valgono circa 200 milioni di euro in meno all’erario.

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