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Istanza di rimborso IVA estero: scadenza, soggetti interessati ed i beni rimborsabili

Quando si lavora in proprio, può succedere di doversi recare all’estero per questioni lavorative e di acquistare – qui – beni e servizi. È però possibile, su quegli acquisti, recuperare l’IVA: ecco in che modo.

Se si acquistano merci o servizi in Paesi appartenenti all’Unione Europea, e questi sono comprensivi della tassa locale sul valore aggiunto prevista dalla Direttiva Europea 2008/9, grazie ad una procedura sufficientemente semplice e rapida, è possibile chiedere il rimborso dell’IVA. Se invece tali acquisti sono stati effettuati in Paesi extra UE, l’IVA può essere recuperata solo in alcuni casi. E, in particolar modo, se il Paese in questione è uno Stato tra Svizzera, Norvegia e Israele.

C’è però un termine, per la presentazione della domanda. Ed è il 30 settembre. L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che tale termine è perentorio e non prorogabile al successivo giorno lavorativo, ed è quindi l’ultimissimo giorno utile per il contribuente che, stabilito in uno Stato membro dell’UE, chiede che gli venga rimborsata l’IVA da un altro Paese della stessa Unione.

La richiesta di rimborso dell’IVA deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate, utilizzando i servizi telematici (e quindi Fisconline o Entratel): si può compilare la richiesta in lingua italiana, ma anche in francese o in inglese, e gli importi devono tassativamente essere indicati in Euro. Il periodo preso in considerazione non può essere inferiore ai tre mesi, né superiore all’anno. Due sono le modalità con cui il rimborso può essere richiesto: si può chiedere un rimborso trimestrale (a partire dal primo giorno del mese successivo al trimestre, e fino al 30 settembre dell’anno successivo) oppure annuale (a partire dall’1 gennaio dell’anno successivo a quello della richiesta di rimborso, e fino al 30 settembre dello stesso). Per le richieste trimestrali, l’importo minimo rimborsabile è di 400 euro: se è inferiore, bisogna presentare richiesta annuale. Per le richieste annuali, l’importo minimo è invece di 50 euro.

Quali sono i beni rimborsabili? Per individuarli esiste una tabella, consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate: in generale, è rimborsabile l’IVA di carburanti, noleggi di mezzi di trasporto, pedaggi stradali, spese di viaggio, vitto e alloggio. Non può però fare richiesta la persona che non abbia svolto un’attività d’impresa, d’arte o di professione; che sia un contribuente nel regime dei minimi o che si avvalga del regime speciali per produttori agricoli; che abbia effettuato solo operazioni esenti o non soggetti all’applicazione dell’IVA.