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Manovra, triplicano le tasse sulle auto aziendali. Cosa cambia per i dipendenti

Nelle pieghe della Legge di bilancio spunta una stangata che triplica le tasse sulle auto aziendali e va a colpire due milioni di dipendenti.

Si tratta di una stretta fiscale alle auto aziendali in “fringe benefit” e riguarda tutti i mezzi, indipendentemente dal loro impatto inquinante, quindi comprenderà anche auto ibride ed elettriche.

Dal punto di vista dei conti pubblici la misura impatta per circa mezzo miliardo di euro. Oltre alla stangata per i dipendenti, anche le società (comprese quelle di noleggio) subiranno un aumento fiscale. Senza contare il colpo subito dal settore automotive, considerando che le auto aziendali costituiscono il 40% delle nuove immatricolazioni.

Auto aziendali, cosa cambia per i dipendenti

A essere colpiti saranno coloro che possono beneficiare di un’auto aziendale, concessa dai propri datori di lavoro, come benefit non monetario del proprio stipendio.

Dal primo gennaio, lo sconto al 30% del valore (ai fini fiscali) di auto e ciclomotori concessi in uso promiscuo, attualmente in vigore per tutti i dipendenti, scatterà solo per i veicoli in uso ad “agenti e rappresentanti di commercio”.

Per gli altri dipendenti i mezzi in “fringe benefit” saranno calcolati per il loro valore pieno, stabilito, come si fa attualmente, su una percorrenza convenzionale di 15mila chilometri annui e in base ai costi chilometrici indicati nelle tabelle dell’Aci entro il 30 novembre.

In poche parole, la nuova norma prevede che le auto aziendali pesino per il 100% del loro valore sul reddito di chi non rientra nelle categorie citate, anziché il 30%.
La differenza rispetto al passato sarà notevole, e lo si vede da una simulazione riportata da Corriere: un dipendente con un reddito annuo di 40mila euro dovrà pagare oltre 2mila euro di tasse in più all’anno su una Punto 1.4.

Stretta sui mezzi inquinanti: camion e autobus

Stretta anche su camion, autobus e pullman inquinanti: nella bozza della manovra vengono eliminate, dal prossimo anno, le agevolazioni sul gasolio commerciale per l’autotrasporto per i mezzi fino a euro 3 (attualmente sono esclusi quelli fino a euro 2). Dal 2021 la stretta riguarderà anche i mezzi euro 4, che non potranno più usufruire dell’accisa agevolata. Riviste, sempre in chiave ambientale, anche le accise sui prodotti energetici impiegati per produrre energia.