La lotta all’evasione fiscale è uno dei punti cardine del programma di Governo del Conte bis. L’Esecutivo è pronto a recuperare tutte le imposte non versate allo Stato, e per farlo partirà dal recupero coatto delle somme dovute all’Erario tramite compensazione e pignoramento del 730.
Il recupero dei debiti avverrà quindi tramite il pignoramento delle somme a credito riportate sul modello 730: è questo il sistema che il Governo sta mettendo a punto in questi giorni. La proposta, così come esposta, dovrebbe essere inserita nel Decreto Fiscale, che anticiperà la Legge di Bilancio e che dovrebbe essere presentato dalle Camere ufficialmente la prossima settimana.
I lavori sono ancora in corso ma, stando alle ultime notizie emerse, gli interventi sarebbero già stati definiti per bene. L’obiettivo è prima di tutto quello di recuperare i 7,2 miliardi di euro che servono per pareggiare i conti con la Legge di Bilancio. Per questo motivo il decreto fiscale ha lo scopo di stanare i contribuenti morosi, risolvendo la loro situazione debitoria e agendo tramite un recupero coatto del denaro dovuto allo Stato.
Nella maggior parte dei casi si tratterà di una compensazione automatica ed obbligatoria di tutti i debiti e le somme delle cartelle iscritte a ruolo non ancora pagate. Tale meccanismo, tuttavia, non farà altro che ritardare i tempi di riscossione di eventuali rimborsi e crediti di imposta, e questo perché:
Sarà comunque l’Agenzia delle Entrare Riscossione che, decorsi 60 giorni, notificherà al diretto interessato l’utilizzo delle somme a credito fino a concorrenza dei debiti a ruolo. Il contribuente, in caso di disguidi o errori, avrà 30 giorni di tempo per far valere le sue ragioni e presente ricorso.
In fine, bisogna precisare che compensazione e pignoramento del 730 non varranno nel caso in cui il contribuente si sia già attivato per restituire le somme dovute all’Erario tramite sottoscrizione di un piano rateale.