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Modello F24, possibile stretta sulle compensazioni: le novità del decreto fiscale

Dopo aver trovato la quadra sulla Legge di Bilancio 2020, la maggioranza che supporta il Governo Conte bis dovrà ora lavorare sulle varie leggi, decreti e misure a essa collegate. La principale è, senza ombra di dubbio, il decreto fiscale 2020, che dovrebbe introdurre non poche novità nell’ambito della fiscalità e tassazione.

Nella bozza circolata ieri emerge la volontà dell’esecutivo di contrastare le compensazioni fiscali considerate indebite tramite modello F24. Tra queste, si legge nella proposta del Governo, rientrano anche il divieto a usufruire di un credito fiscale nel caso in cui ci si accolli il debito di un altro contribuente. Fino a oggi, infatti, il contribuente che pagava un debito fiscale di un’altra persona o un’altra azienda poteva portare il suo “gesto di generosità” in accredito su modello F24.

La norma in fase di approvazione presso la Camera dei deputati, invece, prevede che non sia più possibile compensare l’accollo nella dichiarazione F24 e, nel caso lo si faccia, il versamento verrà ritenuto non valido. Insomma, sarà come se il debito fiscale non fosse mai stato pagato.

Se la norma dovesse passare così come è stata pensata e proposta, il debitore e l’accollante rischiano di incorrere nelle sanzioni previste dall’articolo 13 del D. Lgs. n. 471 del 18 dicembre 1997 (Ritardi od omessi versamenti diretti e altre violazioni in materia di compensazione). Il comma 4 della proposta in fase di discussione prevede che la notifica degli atti di recupero debba avvenire entro il 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello in cui è stato presentata la delega di pagamento, pena la prescrizione del reato fiscale.

Lo stesso comma, inoltre, specifica quali sono le sanzioni che accollante e accollato rischiano in caso di comportamento non conforme alla legge. Il primo potrà essere sanzionato in base al già citato articolo 13, commi 4 o 5, del Decreto legislativo 471 del 1997; il secondo, invece, dovrà rispondere delle sanzioni previste dall’articolo 13, comma 1, dello stesso DL del 1997. Inoltre, come prevede il comma 3, si dovrà procedere al recupero dell’importo e dei relativi interessi, con l’accollante che è coobbligato in solido.

Infine, il comma 5 prevede che sarà il Direttore dell’Agenzia delle entrate a emanare ulteriori disposizioni operative necessarie ad attuare quanto previsto nella norma collegata alla manovra di bilancio 2020.