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Mutui, tassi ancora in discesa. È record di richieste per il fisso

L’anno nuovo si apre con ottimismo per il mercato dei mutui. La Bce ha annunciato di non toccare i tassi ancora per un po’, almeno fino alla prossima estate. E gli indicatori dei tassi di interesse dei mutui, Euribor ed Eurirs, continuano a segnare valori stabili intorno ai minimi dell’anno scorso.

A dare la spinta alla corsa al tasso fisso è stata l’incertezza sull’evoluzione dei tassi di interesse nel 2019 dopo la fine del piano di Quantitative Easing da parte della Bce.

A rilevare l’andamento è l’Osservatorio di MutuiOnline.it che per l’Eurirs a 20 anni rileva a dicembre l’1,40%, contro l’1,45% di novembre e l’1,51% di ottobre, mentre l’Euribor a 1 mese è ancora stabile intorno al valore di -0,36%/ -0,37%. La stabilità si riflette sulle migliori offerte di mutuo, che restano a loro volta su tassi molto vicini ai minimi toccati nel 2018, prolungando così la prospettiva di risparmio e convenienza per coloro che siano interessati ad un nuovo mutuo o ad una surroga nel 2019.

RECORD DI RICHIESTE DI TASSO FISSO – Si è generata così una corsa al tasso fisso, anche perché l’incertezza sul futuro e il lungo periodo di minimi appena passato lascia spazio alla prospettiva che prima o poi si dovrà tornare se non altro a una condizione di normalità dei tassi. Così, nell’ultima parte del 2018 le richieste di mutui a tasso fisso sono state l’84% sul totale del campione (erano l’83,6% il trimestre precedente), percentuale che sale all’89% per i mutui erogati (erano l’87% il trimestre prima). Si tratta dei massimi storici di sempre per il tasso fisso: un vero e proprio plebiscito in nome della sicurezza e del rischio a zero, che è anche una buona assicurazione per le banche che si garantiscono la fedeltà di clienti per un lungo termine.

RISALGONO LE SURROGHE – Secondo l’Osservatorio, risalgono le surroghe nella corsa al tasso fisso. Se il quarto trimestre dell’anno appena chiuso ha fatto rilevare solo il 41% di surroghe domandate contro il 49% di mutui con finalità acquisto prima casa, (le percentuali nel terzo trimestre erano rispettivamente il 48% e il 42%), dal lato delle erogazioni le surroghe passano dal 47% del terzo trimestre al 51% del quarto, mentre gli acquisti prima casa si riducono dal 46 al 41 per cento, segno che le banche hanno ancora parecchie pratiche di surroga da smaltire in conseguenza del picco di richieste registrato nel terzo trimestre a seguito delle incertezze sul futuro economico e dei tassi, che avevano spinto molti ad utilizzare la surroga per convertire il proprio mutuo da tasso variabile a tasso fisso, in modo da assicurarsi tassi ancora ai minimi e per l’intera durata residua del mutuo.