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Nuovi Isa 2019: cosa sono e le scadenze del modello redditi

I nuovi Isa 2019 sono indubbiamente i protagonisti dell’anno fiscale 2019. La loro introduzione, come accade spesso con le novità, ha portato i contribuenti a farsi diverse domande, e proprio a questo oggi noi proveremo a rispondere.

Prima  di passare a chiarire dubbi e perplessità sul funzionamento degli Isa, è opportuno partire dalla loro definizione, provando a fare un quadro generale sul loro funzionamento e sui soggetti interessati.

Nuovi Isa 2019: cosa sono e come funzionano

Gli Isa, ovvero gli Indici Sintetici di Affidabilità, sono degli indici elaborati dall’Amministrazione finanziaria, calcolati a partire da tutta una serie di dati e informazioni relativi a più periodi di imposta. Sono sintesi di valori elementari che tengono conto delle diverse base imponibili, e cioè degli indicatori “misurano” l’affidabilità fiscale di un contribuente.

Gli Isa hanno sostituito gli Studi di Settore ed hanno lo scopo di favorire l’emissione spontanea delle basi imponibili, contrastare l’evasione fiscale e spingere gli esercenti di attività, arte e professioni (ovvero i soggetti sottoposti ai nuovi Isa) a non eludere il Fisco. Più alto sarà infatti il punteggio di affidabilità da questi ottenuto e maggiori saranno le agevolazioni a loro concesse.

In questo modo, dunque, gli esercenti intenzionati a vedersi riconoscere un determinato regime fiscale premiale (e/o a mantenerlo) saranno stimolati a rispettare scadenze e impegni con il Fisco e saranno anche più propensi al dialogo e alla collaborazione con l’Amministrazione finanziaria.

Il punteggio attribuito dagli Isa va da 0 a 10 e, oltre a esprimere il grado di affidabilità (come già detto), danno notizia al contribuente circa la correttezza dei suoi comportamenti fiscali. L’attribuzione di un grado di affidabilità basso, infatti, servirà da monito per quest’ultimo, poiché vuol dire che non è considerato “affidabile” a livello fiscale e che, quindi, sarà soggetto a tutta una serie di controlli. Un punteggio alto, viceversa, attesterà la correttezza delle sue dichiarazioni fiscali e, quindi, gli eviterà divergenze con l’Agenzia delle Entrate (oltre che l’accesso a particolari agevolazioni).

Isa 2019: le scadenze da non dimenticare

I versamenti delle imposte derivanti dalle dichiarazioni Isa (così come quelli derivanti dalla dichiarazione dei redditi) erano stati fissati inizialmente al 30 giugno 2019.

Il ritardo del rilascio del software Isa 2019 da parte dell’Agenzia delle Entrate, tuttavia, ha cambiato le carte in tavola. Il Ministro dell’Economia Giovanni Tria, inizialmente, aveva firmato un decreto ministeriale dove rendeva noto l’intenzione di prorogare la scadenza per i versamenti Isa da giugno a luglio. I contribuenti, nello specifico, per regolarizzare la loro posizione avrebbero avuto tempo fino al 22 luglio 2019 (o al 21 agosto 2019 con una maggiorazione dello 0,40%).

L’ultimo emendamento al Decreto Crescita, tuttavia, ha superato il precedente Dpcm firmato – ma non ufficializzato – di Tria. La proroga dei versamenti Irpef, Ires, Irap e Iva (salvo ulteriori modifiche) per tutti i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati attivati gli Isa è stata estesa al 30 settembre 2019.