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Pace fiscale errori formali: quali sono, cos’è come funziona sanatoria

Pace fiscale errori formali: presentata dal governo la nuova Sanatoria errori formali all'interno dell'emendamento omnibus al decreto Fiscale 2019 che di fatto va a sostituire il vecchio articolo 9 che riguardava la dichiarazione integrativa speciale, ossia il vero e proprio condono fiscale che avrebbe consentito ai contribuenti di regolarizzare il 30% delle imposte non dichiarate con un tetto massimo di 100.000 euro per ciascuno degli anni di imposta dal 2013 al 2017.

Nell’emendamento omnibus al Ddl. di conversione del DL 119/2018, depositato in Commissione Finanze al Senato, prevede di inserire nella cd. pace fiscale la nuova Sanatoria per le irregolarità formali nelle dichiarazioni dei redditi.

Alla luce di questa importante novità, andiamo a vedere che cos'è la pace fiscale irregolarità formali, come funziona la sanatoria errori formali, quali sono gli errori formali e quanto si deve pagare per mettersi in regola con il fisco.

 

Che cos'è la Pace fiscale errori formali? La pace fiscale errori formali chiamata anche Sanatoria irregolarità formali, è la nuova misura che il governo Conte previsto all'interno dell'emendamento omnibus del Decreto fiscale 2019, Ddl 119/2018 depositato in Commissione Finanze al Senato, che di fatto sostituisce il criticato articolo 9 sulla dichiarazione integrativa speciale che aveva fatto gridare le opposizioni ed i tecnici, al condono fiscale, in quanto si dava la possibilità di denunciare il 30% delle imposte non dichiarate con un tetto massimo di 100.000 euro per ciascuno degli anni di imposta dal 2013 al 2017.

Al suo posto quindi il governo Conte ha deciso di introdurre la pace fiscale errori formali, per gli errori e/o omissioni che non incidono sulla determinazione della base imponibile, sui controlli dell'Amministrazione, sul calcolo dell'imposta e sul pagamento del tributo.

Sempre in materia fiscale, l'emendamento omnibus prevede anche un'altra novità che riguarda l'aumento da 10 a 18 rate della rottamazione-ter come numero massimo di rate per pagare l'importo del debito senza interessi e sanzioni.

Se approvato, anche le scadenze aumenterebbero passando da 2 a 4 l'anno dal 2020 mentre per il 2019, rimangono fissate il 31 luglio e il 30 novembre e ciascuna rata sarà pari al 10% dell'importo dovuto.

Sempre nell'emendamento omnibus del decreto fiscale 2019, la proroga bonus bebè 2019 la cui durata rimane sempre di 1 anno ed anche l'importo rimane a 80 euro o 160 euro al mese a seconda del reddito, la novità prevede una maggiorazione dell'assegno del 20% per ogni figlio successivo al primo.

 

Pace fiscale errori formali come funziona? La nuova sanatoria per le irregolarità formali è la nuova misura che il governo Lega M5s ha previsto per sanare gli errori e/o omissioni che non hanno generato alcuna variazione circa la determinazione della base imponibile ai fin delle imposte sui redditi, IVA, IRAP e pagamento dei tributi, funziona così:

– in base a quanto previsto dal nuovo emendamento omnibus al decreto fiscale 2019, sarà introdotta la pace fiscale irregolarità formali per consentire ai contribuenti di sanare "irregolarità, infrazioni e inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, che non rilevano sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, ai fini dell’IVA e dell’IRAP e sul pagamento dei tributi, commesse fino al 24 ottobre 2018".

Per aderire alla sanatoria errori formali sarà sufficiente effettuare il versamento di una somma pari ad euro 200 per ciascun periodo d’imposta in cui si sono commesse le violazioni formali.

– le violazioni formali sanabili sono quelle commesse fino alla data del 24 ottobre 2018.

– La somma dovuta per regolarizzare le suddette violazioni, dovrà essere versata in 2 rate di pari importo entro il 31 maggio 2019 ed entro il 2 marzo 2020.

– il gettito previsto dalla pace fiscale errori formali è di 101,67 milioni per l'anno 2020. 

 

Sanatoria irregolarità formali: cosa sono gli errori formali?

Gli errori formali sono quegli errori che il contribuente può commette sulla dichiarazione dei redditi, dichiarazione IRAP o IVA o sul pagamento di tributi, che però non incidono né sul calcolo della base imponibile che sull'imposta o sul versamento del tributo.

In base a quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 77 del 3 agosto 2001, esistono 2 tipi di violazioni formali:

La differenza sostanziale tra le violazioni formali e meramente informali, è quindi che mentre le prime sono punibili e quindi sanzionabili, le seconde non hanno alcuna conseguenza, e pertanto non sono oggetto di sanzioni.

A valutare se la violazione commessa appartiene al primo o secondo tipo di errore, è la stessa Agenzia delle Entrate che valuta caso per caso, e decide se definirla violazione “formale” o “meramente formale”.
I contribuenti comunque che si accorgono di aver commesso degli errori o delle omissioni, perché ad esempio hanno dimenticato di indicare qualche dato nel frontespizio del modello 730 o modello Redditi, relativi alla dichiarazione dei redditi,  ed hanno quindi commesso una violazione di tipo “formale” o “meramente formale”, possono regolarizzare la propria posizione attraverso la presentazione di una dichiarazione integrativa, al fine d correggere l’errore e/o omissione.

La regolarizzazione deve comunque avvenire prima dell’inizio dell’attività di controllo o verifica.

 

Errori formali quali sono sanabili con la pace fiscale? Secondo quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate, gli errori formali che sono di ostacolo all’attività di accertamento dell’ufficio, possono qund essere sanati attraverso il ravvedimento operoso ed ora anche tramite la nuova pace fiscale errori formali, la nuova sanatoria irregolarità formali prevista dal Ddl fiscale 2019.

Sono pertanto sanabili con la pace fiscale 2019 gli errori formali, infrazioni e inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, che non rilevano sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, ai fini dell’IVA e dell’IRAP e sul pagamento dei tributi, commesse fino al 24 ottobre 2018".

E' regolarizzabile ad esempio:

 

Per aderire alla nuova sanatoria errori formali commesse fino alla data del 24 ottobre 2018, il contribuente reo della violazione, deve provvedere al pagamento di una somma forfettaria di 200 euro per ciascun periodo d’imposta in cui si sono commesse le violazioni formali.

La somma totale dovuta per la regolarizzazione delle suddette violazioni, deve essere pagata in 2 rate di pari importo entro le seguenti scadenze:

Le modalità di pagamento devono ancora essere fissate dal decreto, in quanto l'emendamento omnibus al ddl fiscale, deve ancora essere approvato.

Fonte: guidafisco.it