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Partite IVA, Agenzia Entrate: “Partiti contributi a fondo perduto per oltre 1,9 miliardi”

Circa il 60% delle partite Iva destinatarie dei sostegni che hanno presentato la domanda entro la mezzanotte del 5 aprile 2021 hanno già ricevuto il nuovo aiuto a fondo perduto. L’Agenzia delle Entrate ha, infatti, annunciato che sono partiti gli ordinativi di pagamento delle prime 600mila istanze presentate dalle imprese sulla piattaforma dell’Agenzia per un importo complessivo di 1.907.992.796 euro.

Dal 30 marzo, giorno dell’apertura del canale telematico dell’Agenzia delle Entrate, ad oggi sono circa un milione le domande del contributo a fondo perduto inviate con l’apposita piattaforma informatica delle Entrate gestita con il partner tecnologico Sogei.

I contribuenti coinvolti – spiega l’Agenzia – vedranno accreditarsi le somme direttamente sul conto corrente indicato nella domanda oppure potranno usare l’importo riconosciuto in compensazione. Nel dettaglio sono 604.534 le istanze dei contributi a fondo perduto lavorate, per le quali è stato già predisposto il mandato di pagamento oppure riconosciuto il credito d’imposta. Come era prevedibile la quasi totalità dei richiedenti ha optato per l’aiuto finanziario in accredito immediato. L’opzione della compensazione in alternativa all’accredito su conto corrente è stata scelta solo dall’1,65% dei soggetti, pari a 10mila domande. Fino ad oggi è stato erogato solo il 17% degli 11 miliardi messi a disposizione dal decreto Sostegni. Per chi non avesse ancora presentato la domanda ci sarà tempo fino al 28 maggio.

Sul totale dei soggetti richiedenti, quasi 100mila svolgono la loro attività in Lombardia, seguono la Campania con 70.534 operatori economici, il Lazio (68.697), la Puglia (45.926), la Toscana (42.141), la Sicilia (41.763), il Veneto (40.620). Fra le altre regioni spiccano il Piemonte (39.411), l’Emilia-Romagna (38.556), la Calabria (20.987) e la Sardegna (17.657).

“In prospettiva, – ha sottolineato il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio Giuseppe Pisauro in una memoria alle Commissioni Bilancio e Finanze e tesoro del Senato sul ddl di conversione del Decreto Sostegni – sarà importante correlare l’ammontare complessivo di contributi percepiti dai singoli soggetti (persone fisiche e persone giuridiche) alla effettiva perdita di fatturato” e “valutare l’opportunità di un intervento di tipo perequativo per assicurare che, da un lato, non ci siano stati titolari di partita Iva rimasti esclusi dal beneficio pur avendo subito perdite di rilievo e, dall’altro, non ve ne siano stati altri che abbiano ottenuto ristori, anche consistenti, a fronte di perdite più contenute o addirittura assenti”.