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Partite Iva, novità ISA: aggiornati gli algoritmi, ecco come cambiano

Introdotti a partire dallo scorso anno al posto degli studi di settore, gli Indici Sintetici di Affidabilità non sono mai stati molto apprezzati, né dai contribuenti né dai professionisti che si occupano di contabilità. La loro applicazione, poi, ha fatto esasperare ulteriormente gli animi, con errori di calcolo che hanno portato a basse valutazioni.

E, alle basse valutazioni ottenute negli ISA sono corrisposti maggior controlli fiscali e un aumento ingiustificato della tassazione, con danni tutt’altro che di poco conto. Per evitare che ciò si ripeta anche quest’anno, la commissione di esperti nominata dall’Agenzia delle Entrate ha deliberato l’applicazione di nuovi algoritmi di calcolo, meno sensibili a variazioni e, si spera, meno “propensi” a errori di calcolo. Lo spettro delle dichiarazioni ISA 2019 da rifare aleggia ancora negli uffici dell’AdE e tutti hanno interesse affinché non torni a presentarsi.

Nuovi algoritmi ISA 2020: le modifiche

Rispetto allo scorso anno, la modifica più importante apportata all’algoritmo ISA riguarda il cosiddetto correttivo individuale. Nella nuova versione degli Indici sintetici di affidabilità, questo fattore sarà meno sensibile al calo di ricavi o di valore stimato. Nella prima versione, che tanti problemi ha causato nel calcolo ISA 2019, i contribuenti che subivano un calo dei ricavi rispetto alla media degli otto anni precedenti vedevano crollare anche il proprio indice di affidabilità. Con tutte le conseguenze che ciò poteva avere a livello di controlli e di fiscalità.

Con la nuova versione, invece, il correttivo individuale sarà adattato al “gap” tra i ricavi effettivamente registrati nel corso dell’anno fiscale e quelli attesi in base alla media matematica degli otto “esercizi” precedenti. In questo modo, anche se i ricavi dovessero essere di molto inferiori alle aspettative, il calcolo dell’ISA non ne risentirà in maniera eccessiva.

Come funziona il nuovo correttivo individuale ISA 2020

Il correttivo individuale rivisto dalla commissione di esperti dell’Agenzia delle Entrate, però, non verrà applicato “indiscriminatamente”. Affinché possa essere utilizzato, è necessario che si verifichino tre precise condizioni:

  • L’indice di affidabilità dell’anno precedente deve essere inferiore a 10;
  • Il valore del correttivo individuale deve essere positivo;
  • Nell’anno fiscale di riferimento, il contribuente ha fatto registrare un calo dei ricavi rispetto all’anno fiscale precedente
  • Se anche una sola di queste condizioni non dovesse essere rispettata, il contribuente si vedrà applicare lo stesso correttivo utilizzato nel 2019.