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L’ultima minaccia di Trump all’Europa, conseguenze amare anche per l’Italia

La minaccia dei dazi USA sulle auto europee torna a incombere sull’Italia. Il Presidente degli Stati Uniti ha infatti dichiarato alla CNBC che le sue intenzioni sono più che serie a tal proposito, e che non ha paura di rispondere con una tassazione più che severa sul comparto qualora i negoziati commerciali con l’Ue non dovessero soddisfarlo.

Le dichiarazioni di Donald Trump

L’Europea, ha detto, sa già che lui imporrà delle tariffe precise se gli accordi non risulteranno essere un “affare equo” per l’America. I negoziati, al momento, sono ancora in corso, ma sono bastate le minacce di Donald Trump per far aumentare ancora una volta le tensioni sul versante economico – internazionale.

Le dichiarazioni di Donald Trump alla stampa sono state rilasciate mentre la cancelliera Angela Merkel e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen erano riuniti al World Economic Forum di Davos, in Svizzera. E quello che sappiamo è che Trump, dopo aver parlato con la CNBC, ha incontrato von der Leyen proprio martedì.

Al Washington Post il Presidente americano aveva detto che era pronto ad imporre una tariffa del 25% sulle auto europee se Germania, Francia e Gran Bretagna non avessero accusato l’Iran di aver infranto i termini dell’accordo nucleare del 2015. E adesso, a diversi giorni di distanza e per motivi diversi, i dazi sulle auto europee tornano ad essere merce di scambio.

“Ho incontrato il nuovo capo della Commissione europea, che è formidabile. La conversazione è andata alla grande, ma ho detto ‘guarda, se non otteniamo qualcosa, dovrò agire’, e le conseguenze saranno l’applicazione di tariffe molto alte sulle auto e su altre cose (di origine europea, ndr) che verranno importate nel nostro Paese”, ha dichiarato Trump alla CNBC mentre si trovava anche lui al World Economic Forum.

Quali saranno le conseguenze per l’Italia

D’altronde una reazione del genere c’era già arrivata nei confronti della Francia. Quando Macron aveva annunciato una web tax che avrebbe colpito anche le aziende americane, Donald Trump aveva minacciato di imporre dazi del 100% sul vino francese importato in America. Stando alle ultime dichiarazioni del leader statunitense, tuttavia, l’accordo con il Presidente francese è stato raggiunto, tant’è che la Francia ha deciso di rimandare alla fine del 2020 la tassa sui servizi digitali che colpirà le società tecnologiche statunitensi.

Gli Stati Uniti, di fatto, hanno un margine di manovra non indifferente da questo punto di vista. A ottobre, difatti, l’Organizzazione mondiale del commercio ha spianato la strada all’America, lasciandogli la possibilità di stabilire tariffe per 7,5 miliardi di dollari (più di 6,7 miliardi di euro) nei confronti delle merci provenienti dall’Ue. Inutile dire che, inevitabilmente, le scelte di Trump colpendo l’Europa finiranno col colpire anche l’Italia.

I dazi sulle auto europee varranno anche per quelle importate dal nostro Paese, per questo motivo oggi le parole del Presidente preoccupano molti. D