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Manovra, la tassa che tutela l’ambiente e fa infuriare i camionisti

Tra le misure fiscali che entreranno a far parte della manovra 2020 ce ne sarebbe una destinata a far insorgere il settore degli autotrasportatori: si tratta dell’abbattimento della compensazione dell’IVA sulle accise per i veicoli pesanti Euro 3 ed Euro 4.

Il provvedimento rientra nelle iniziative legislative volte al contrasto ai cambiamenti climatici. Del balzello che vale 350 milioni si è discusso ieri al Forum Internazionale di Cernobbio.

Il settore del trasporto merci su camion non ci sta a passare da colpevole dell’inquinamento e chiede soluzioni diverse, che non penalizzino il comparto. “Oggi i veicoli Euro 6 sono il 10% del parco circolante, e se si raddoppiassero, l’impatto sull’inquinamento sarebbe vicino a zero”, così si è espresso Paolo Uggè, vice presidente di Conftrasporto.

Per gli autotrasportatori dunque la soluzione non è aggiungere nuove tasse a un settore già in difficoltà per la concorrenza degli altri Paesi europei. Quello che chiedono al Governo è invece di aiutare le imprese con incentivi per cambiare il parco mezzi e mandare definitivamente in pensione i veicoli pesanti più vecchi e ad alto impatto ambientale. Su questo, il settore ha già fatto la propria parte, tanto che dai dati illustrati al Forum di Cernobbio si evince che le emissioni di CO2 del settore autotrasporti sono scese del 35,3% dal 1995 al 2017.

Tuttavia, la pressione fiscale si fa sentire anche per i mezzi più nuovi: “Oggi un camion Euro 6 – ha spiegato ancora Uggè- tenuto conto della percorrenza media, paga un eccesso di imposte ambientali pari a circa 7.900 euro l’anno, versando il triplo di ciò che dovrebbe sull’inquinamento prodotto”.

Nella bozza del decreto fiscale destinata ad accompagnare la manovra di Bilancio, si ipotizza uno stanziamento da 15,7 milioni di euro destinato al rinnovo del parco mezzi delle imprese di autotrasporti. Al contrario, gli ultimi aggiornamenti circa la manovra parlano di un taglio di 40 milioni agli incentivi fiscali per gli autotrasportatori del comparto merci e persone. Voci contrastanti che non fanno che mettere in agitazione imprese e lavoratori.

Se la soluzione approvata dal Governo si rivelasse penalizzante, il comparto è pronto a far sentire la propria voce, con proteste che minacciano di bloccare strade e autostrade.