Aggregatore di News su #finanza, #fintech e mondo del #factoring

Riforma IRPEF: sgravi per redditi bassi e pensionati

E’ partito il tavolo sulla riforma fiscale; il Governo conferma l’orientamento a ridurre l’Irpef, specie sui redditi medio bassi, ed è in atto un confronto approfondito all’interno della maggioranza. Come rileva il sito delle piccole-medie imprese pmi.it, si registrano diverse prese di posizione da parte delle categorie professionali, in primis i commercialisti.

La riforma Irpef è nel programma di Governo, e il testo del decreto legge sul taglio del cuneo fiscale richiama esplicitamente una futura “revisione strutturale del sistema delle detrazioni fiscali”. Due elementi, riduzione Irpef e riordino delle aliquote, che si presentano come fondamentali nell’ambito della complessiva riforma fiscale.

L’obiettivo del tavolo tecnico al ministero dell’Economia, ha sottolineato il sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta, è “arrivare concretamente a un risultato in tempi ragionevoli”, mettendo a punto una “riforma fiscale che riduca le aliquote Irpef a partite Iva e pensionati” intervenendo “soprattutto sulle due aliquote più basse, e se si riesce anche sulla terza, in modo da togliere il peso delle tasse sui redditi medi e medio-bassi”.

Il tutto, senza dimenticare che si deve disinnescare la clausola di salvaguardia che farebbe aumentare l’IVA nel 2021.

Sul tema, come accennato, intervengono anche i commercialisti, in occasione degli Stati Generali del 20 febbraio a Roma. La pressione fiscale sul ceto medio, sottolinea il presidente Massimo Miani, è “iniqua e insostenibile”. “Per chi dichiara tra 28 e 55 mila euro l’aliquota marginale Irpef è al 38% e aggiungendo le addizionali si va ben sopra il 40% di pressione fiscale”.

La riforma fiscale, sottolinea ancora Miani, “non può non tener conto di questa iniquità. Bisognerà cercare di intervenire sulle priorità che si chiamano semplificazione ed equità fiscale”.