Non tutte le difformità urbanistiche escludono il beneficiario dall’ottenimento del Superbonus. In alcuni casi, infatti, è possibile rimediare. Vediamo allora nel dettaglio quando il contribuente perde il diritto allo sconto del 110% e quando invece può ancora recuperare.
Superbonus, gli interventi agevolabili
Gli interventi per i quali l’Agenzia delle Entrate riconosce il Superbonus 110% si distinguono in:
Superbonus, i requisiti che danno diritto allo sconto
Ai fini dell’accesso al Superbonus, gli interventi di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti devono:
Tutti questi lavori devono essere accompagnati dalla certificazione richiesta dall’Agenzia delle Entrate, nonché dal visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta. Ma cosa succede in caso di difformità urbanistiche?
Superbonus, non tutte le difformità comportano l’esclusione e come rimediare
Come previsto dall’Agenzia delle Entrate (circolare n. 19/E del 2020) gli interventi edilizi difformi dal titolo abilitativo ed in contrasto con gli strumenti urbanistici e i regolamenti edilizi può determinare, nella maggior parte dei casi, la decadenza dai bonus ristrutturazione casa, tra i quali rientra il Superbonus 110%.
A questo punto l’Agente di Riscossione può procedere con il recupero delle somme considerate indebitamente percepite, poiché, ai sensi della normativa vigente, si tratta di opere non sanabili.
Se invece sono state realizzate opere edilizie comunque conformi agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi, per le quali l’errore consiste solo nella presentazione di un titolo abilitativo diverso da quello richiesto, non si avrà decadenza dal beneficio fiscale.
In questi casi, spetta a chi ha commesso l’errore (e quindi il contribuente) è concesso di rimediare regolarizzando la propria posizione mediante un accertamento di conformità ai sensi dell’articolo 36 del testo unico, oppure mediante il ripristino della situazione legittima con demolizione o altre misure; altrimenti si deve fare una procedura di fiscalizzazione dell’abuso (ove applicabile).